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La festa di Don Bosco

La festa di Don Bosco è un momento speciale per tutte le case salesiane, un giorno in cui si celebra non solo la vita di un grande santo, ma anche il suo sogno che continua a vivere attraverso le opere salesiane in tutto il mondo. Il 31 gennaio non è solo una data nel calendario: è un richiamo alla gioia, alla speranza e all’impegno educativo che Don Bosco ha lasciato in eredità.

Fin dal mattino, l’atmosfera è carica di entusiasmo. Nelle scuole, negli oratori e nelle comunità salesiane, i giovani si riuniscono per ricordare il “padre e maestro della gioventù”.

Ma la festa di Don Bosco non può che essere all’insegna dell’allegria! Giochi, tornei sportivi, spettacoli e momenti di fraternità riempiono la giornata, proprio come Don Bosco avrebbe voluto: “Basta che siate giovani perché io vi ami assai”.

Stare insieme è molto più di una semplice compagnia: è sentirsi accolti, riconosciuti, parte di qualcosa di grande. È nella condivisione di momenti semplici che nasce la vera felicità, quella che non ha bisogno di grandi cose, ma solo di cuori aperti.

Nelle case salesiane, questa gioia ha un sapore speciale, fatto di sorrisi spontanei, giochi di squadra, preghiere condivise e gesti di affetto sincero. Qui, l’amicizia non è solo un valore, ma un’esperienza quotidiana. Don Bosco lo sapeva bene: per crescere, i giovani hanno bisogno di sentirsi amati e accompagnati, in un ambiente dove ogni volto è un riflesso della bontà di Dio.

Quando si sta insieme, anche le difficoltà diventano più leggere, perché c’è sempre qualcuno pronto a tendere una mano. La vera felicità non è mai solitaria, ma si costruisce nel “noi”, nel guardare oltre sé stessi e scoprire che il dono più grande è la presenza dell’altro.

E così, tra una risata e un gesto di solidarietà, tra una festa e un momento di preghiera, si sperimenta quella gioia profonda che nasce dal sentirsi famiglia, proprio come voleva Don Bosco. Perché non c’è felicità più grande di quella vissuta insieme.

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Il Natale in una Casa Salesiana

Il Natale in una casa salesiana è un momento speciale, vissuto nella gioia, nella fraternità e nella condivisione, proprio come insegnava Don Bosco. Lo spirito natalizio si respira ovunque: nei sorrisi dei ragazzi, nelle attività di preparazione, nelle celebrazioni liturgiche e nei gesti concreti di solidarietà.

Uno dei momenti più sentiti è la Messa di Natale, dove la comunità si riunisce per celebrare la nascita di Gesù, mettendo al centro l’amore di Dio. Dopo la celebrazione, non manca un momento di festa con canti natalizi, giochi e la tradizionale condivisione di un pasto.

In una casa salesiana, il Natale non è solo una festa, ma un’esperienza di famiglia, di amore concreto e di fede vissuta, proprio come Don Bosco avrebbe voluto.

Nelle case salesiane, il Natale non è solo una celebrazione religiosa, ma un’esperienza di comunità autentica, dove il piacere di stare insieme diventa il cuore della festa.

Stare in compagnia significa condividere non solo il cibo e i regali, ma soprattutto il tempo, l’affetto e l’attenzione per gli altri. In questi giorni, i cortili e le sale si riempiono di risate, canti e giochi, creando un’atmosfera di famiglia, proprio come Don Bosco sognava per i suoi ragazzi. Non importa l’età o il ruolo: educatori, giovani, volontari e salesiani si ritrovano uniti dallo stesso spirito di fraternità. Il piacere di stare insieme si esprime anche nei piccoli gesti: un abbraccio, una parola gentile, una chiacchierata davanti a una tazza di cioccolata calda. Sono questi momenti a rendere il Natale salesiano speciale, perché non c’è festa senza amicizia, senza la gioia di sentirsi parte di qualcosa di più grande.

E alla fine, ciò che resta nel cuore non sono solo le luci o i regali, ma il calore di una comunità che sa rendere ogni Natale un’esperienza di amore e condivisione, proprio come Don Bosco avrebbe voluto.

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Visita Luoghi di Don Bosco

16 e 17 marzo 2023

Il gruppo di universitari del collegio salesiano di Bologna ha visitato Torino e i dintorni,
ripercorrendo le orme di Don Bosco.

Nella foto, i ragazzi posano davanti alla Mole Antonelliana, dopo la visita alla casa salesiana
di Valdocco. Tra passeggiate e riflessioni, abbiamo potuto approfondire la conoscenza di Don Bosco e rafforzato l’amicizia fra noi.

Un’esperienza preziosa per riscoprire i valori salesiani e sentirsi parte di una comunità!

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La festa di Natale

18 dicembre 2023

Prima dell’inizio delle vacanze invernali in convitto non è possibile andarsene senza salutarsi per
bene e non c’è modo migliore di una tradizionale festa di Natale. Solo dopo la festa c’è il via libera
per tornare a casa e nei giorni successivi il convitto si svuota.
Ma come fare a rendere speciale una cena all’interno di un gruppo che si è ritrovato a cenare
assieme tutti i giorni e riprenderà a farlo a metà gennaio? La preparazione parte tempo prima e
coinvolge tutti quelli che si rendono disponibili a contribuire per rendere speciale l’atmosfera, in
particolare l’8 dicembre è tradizionalmente dedicato ad addobbare gli ambienti comuni. La mensa è
curata, sembra un luogo diverso dal solito, la musica riempie l’atmosfera, il buffet all’ingresso
preannuncia una grande abbuffata. Se tutto va secondo gli schemi già all’ingresso si vede un
riscontro sul volto di tutti.
Questo però non può bastare e la serata viene accompagnata da una tombola o altri giochi e si
conclude con lo scambio di regali tra “Babbi Natale segreti”. Perché tutto questo? Perché sono
piccoli escamotage per divertirci e conoscerci meglio, e ogni famiglia fa sempre il suo cenone,
perché noi non dovremmo?

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Pellegrinaggio di inizio anno

16 Ottobre 2023

Le esperienze comunitarie non si limitano solamente ad esperienze interne al convitto.
Ogni anno la nostra comunità nel mese di Ottobre, compie il pellegrinaggio verso la Basilica di San Luca per affidare tutto l’anno universitario e comunitario alla Madonna tanto cara al popolo bolognese.
La salita a piedi è fatta a coppie, tendenzialmente uno studente nuovo e uno studente già convittore, ciò permette una iniziale conoscenza fra gli studenti e una introduzione all’ambiente e alla mens del Collegio.

Dopo una iniziale introduzione alla bellezza storico-artistica del tempio da parte del Rettore della Basilica, si apre una riflessione spirituale mariana che si conclude con la preghiera di affidamento dell’intero anno.

Il nostro pellegrinaggio si conclude a casa con una pizzata tutti insieme!